Caratteristiche generali delle legature del XV secolo italiane

Caratteristiche generali delle legature del XV secolo 
 
Dedicato ai miei amici legatori, con cui ho avuto il piacere di disquisire, incontrati durante le ultime rievocazioni storiche.
 
Ecco cosa dice Federico Macchi...e se lo dice lui...
 
1) Aspetto generale: ampio formato dei libri.
2) Piatti: assi di legno. Compaiono il gioco, l'unghiatura verso la metà del secolo, il cartone.
3) Copertura: vitello e montone, pelle di scrofa in area nordica. Cuoio di capra in Italia.
4) Borchie: a base circolare o a trapezio, generalmente in numero di cinque.
5) Fermagli: in cuoio o metallici, anche cesellati. Spesso quattro di numero in Italia, il primo in alto, il
secondo in basso la coppia rimanente lungo i lati dei piatti, fissati con tre chiodini disposti a triangolo.
6) Cucitura: su nervi, con anima in pelle allumata e, in Italia dopo il 1450, con un’anima vegetale.
7) Dorso: poco arrotondato all'inizio, poi più rotondo con dei nervi rilevati, talvolta doppi. In Italia, il dorso
è meno arrotondato rispetto alla Francia e alla Germania: i compartimenti privi di decorazione o delineati
solo da filetti a secco. Generalmente almeno tre nervi per i volumi
in-folio
, e due per quelli di piccolo
formato.
8) Capitelli: il cuoio del dorso ricopre il capitello cucito con degli spaghi o con delle sottili strisce in pelle.
9) Guardie: in pergamena o in carta.
10) Taglio: grezzo con titolo scritto ad inchiostro.
11) Decorazione: a secco. Inizio della decorazione in oro in Italia, nella seconda metà del secolo. Cornici di
filetti. Piccoli ferri su base geometrica, con motivi zoo- e fitomorfi e una o più placche in area nordica. In
Italia, lo schema ornamentale è caratterizzato da una o più cornici con un fregio centrale, in Francia da
cornici e da bande verticali nello specchio. Cuoio cesellato.